Pubblicato da: Andrea | 20 gennaio 2011

A volte vorrei essere penombra.

A volte vorrei essere penombra, muovermi in silenzio lungo i pavimenti delle case, entrare di notte dalla tua finestra e dolcemente dedicarti la mia presenza. Vorrei poter ammirare il tuo sonno, conoscere i pensieri felici che ti affollano la testa mentre riposi, farti scudo da quelli tristi diventando il cavaliere azzurro che trasforma i tuoi incubi in sogni da ricordare. Conoscerei i tuoi brividi e diverrei una coperta docile che ricopre la tua pelle negli inverni gelidi. Siederei accanto al tuo letto, e senza pronunciare parole resterei a vigilare sui tuoi capelli sottili che si spargono sul cuscino.
Così, solo perchè tu non debba mai sentire il freddo che fa la solitudine.
Ci sono certe sere che la distanza tra noi è un vuoto incolmabile riempito di giorni insensati e minuti persi ad ascoltare canzoni d’amore per adolescenti. Ogni tanto piango e mi vergogno di non saperne il motivo. Cerco di focalizzare quali siano le mie assenze, o i dettagli che trattengo a me per ricordarmi che vivo ed ho un cuore che batte nel petto. È la parte più estrema del mio sentirmi assurdamente inconcluso.
Penso che ricercarti sia la mia sola ragione per continuare ad esistere. Essere penombra l’unico modo per guardarti senza sciupare la grazia che possiedi nel sorridere mentre dormi.


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