Pubblicato da: Andrea | 15 novembre 2012

Sono successe così tante cose che nemmeno me le ricordo più.

«Sono successe così tante cose che nemmeno me le ricordo più. Tante prime volte. Il primo sguardo, la prima parola. Il primo sorriso, la prima lacrima. La prima discussione, la prima riappacificazione. La prima volta che ho tenuto la tua mano, la prima in cui tu hai lasciato la mia. Tante prime volte che insieme hanno costituito una storia, la nostra storia. O, se preferisci, la tua storia e la mia storia. Se ripenso alla sera in cui ci siamo conosciuti provo un misto di leggerezza e angoscia. Mi hai cambiato la vita come nessuno prima di allora, e in quel preciso istante non me ne rendevo conto. Non potevo rendermene conto. Quello che è venuto dopo è stato naturale quanto l’alternarsi di notte e giorno. Dormire, mangiare, amarti, dimenticarti. Pensare che a ogni nuovo inizio potesse non corrispondere una fine. Eppure, ogni volta c’era una prima volta. Il primo contatto, la prima assenza. Il primo ciao, il primo addio. Perdersi e poi trovarsi e poi perdersi ancora. È successo così tante volte che nemmeno me le ricordo più. Succederà ancora, e io sarò lì ad aspettarti, come sconosciuti pronti a scoprirsi per l’ennesima, prima volta.»


Lascia un commento

Categorie